Oggi conosciamo il progetto Lottozero, nato per rivitalizzare il tessuto imprenditoriale di Prato, unendo sapienza artigianale e qualità nei tessuti con un approccio contemporaneo e aperto per rivoluzionare il celebre distretto del tessile. Ce lo raccontano le sorelle Arianna e Tessa Moroder, fresche vincitrici del bando culturability, partite da un magazzino ereditato per trasformare il mondo della moda locale (e non solo) puntando su artigiani, artisti e maker.

Cos’è e come nasce il progetto Lottozero 

Lottozero nasce nel 2014 da un magazzino bellissimo ma abbandonato, ricevuto in eredità dalle fondatrici, le sorelle Arianna, textile designer, e Tessa Moroder, economista e consulente con forte esperienza nell’impresa creativa. Lottozero rappresenta l’unione di queste competenze diventando un centro di ricerca, sperimentazione e networking nell’ambito dell’arte e del design tessile. Unisce sotto un unico tetto, in Via Arno 10 a Prato, un coworking di designer, artisti e maker, uno spazio espositivo e un ufficio che, insieme alla sua rete di creativi di tutto il mondo, opera come ufficio-stile e facilitatore per giovani menti creative. Presto si aggiungeranno un laboratorio (FabLab) tessile per la sperimentazione di tecniche e processi, completamente arredato, per offrire nuove opzioni a talenti di tutti i tipi e alle aziende del distretto tessile di Prato (e oltre). In breve Lottozero è un hub creativo in cui si condividono macchinari, idee e conoscenze, in cui si crede nell’Open Source e in cui l’unione di menti fa la forza.

Lottozero ha attivato un programma di residenze internazionali che serve anche a generare attività sul territorio destinando una parte dello spazio all’esposizione dei risultati e delle opere prodotte nel corso delle residenze. Per la mostra inaugurale abbiamo coinvolto talenti da tutta Europa, creando una panoramica di ciò che viene realizzato oggi con la materia tessile. Poco dopo a giugno in collaborazione con Villa Romana, abbiamo ospitato l’artista di origine Iraniana Farkhondeh Shahroudi.

Lottozero vince il bando culturability

Il bando “culturability – rigenerare spazi da condividere” di Fondazione Unipolis sostiene progetti innovativi in ambito culturale e creativo ad alto impatto sociale, che recuperano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali (qui i dettagli). Da subito ci è sembrato il bando perfetto per noi visto che soddisfiamo tutti i criteri! Con Lottozero abbiamo, infatti, attuato la trasformazione del vecchio magazzino abbandonato nel primo hub creativo italiano dedicato all’arte e al design tessile, all’interno di uno dei principali distretti tessili d’Europa come Prato. In pochi luoghi al mondo si intravvedono potenzialità così forti nel riconnettere giovani creativi con l’enorme patrimonio artistico e culturale che la loro città può offrire! Dare loro occasioni di socialità e di percorsi partecipativi dal basso porta a vivacizzare la scena socio-culturale locale e crea un mix generazionale, unendo diversi approcci e facendo nascere situazioni di confronto e di scambio. L’idea nasce dall’esigenza di creare uno spazio polifunzionale aperto alla creatività di giovani artisti, artigiani, maker e designer che pur avendo le stesse, se non maggiori, capacità delle loro controparti internazionali, si trovano spesso in svantaggio, per la mancanza di luoghi di sperimentazione, di lavoro organico, di confronto e di accesso a informazioni.

Abbiamo partecipato 4 volte prima di arrivare in finale e vincere il bando. La soddisfazione è stata unica… e difficile ma eccezionale il percorso condiviso con gli altri 15 progetti finalisti. Abbiamo avuto modo di rivedere ogni singolo passo del progetto insieme allo splendido team della Fondazione Unipolis e dei loro partner, fondamentale per riallinearci e iniziare a progettare il futuro di Lottozero!

Mostra Farkhondeh Shahroudi ph Rachele Salvioli

 

Quali sono le prossime iniziative di Lottozero?

 

Qui a Lottozero inventiamo sempre nuove iniziative e attività. Al momento stiamo per inaugurare due progetti molto importanti: il primo è il pop up shop Micro Lottozero Store, progetto che nasce dal bellissimo bando creato dal comune di Prato per assegnare 30 negozi sfitti del centro città gratuitamente per 4 mesi a progetti meritevoli. Nel nostro concept store si potranno conoscere e acquistare le creazioni di giovani designer e artisti italiani e internazionali, scelti con cura per la loro originalità. Prodotti di artigiani e manifatture tessili che, come Lottozero, credono nel valore della qualità di materiali e lavorazioni. L’idea è quella di far scoprire al pubblico una moda, un design e tanti meravigliosi pezzi unici per uno shopping più sostenibile, intelligente e originale. Ogni settimana, inoltre, abbiamo in programma piccoli eventi e presentazioni per far conoscere di persona al pubblico giovani designer e far vedere che esistono delle alternative alle grandi catene.

Il secondo grande progetto si chiama Occupy Lottozero che dal 1 ottobre all’11 novembre 2017 vedrà i nostri spazi occupati dagli artisti francesi Robin Darius Dolatyari e Chloé Rozycka Sapelkine. La nostra sede diventerà per sei settimane il loro spazio abitativo e produttivo, rimanendo costantemente aperta anche al pubblico, 24 ore su 24. I due giovanissimi artisti francesi invitati a prendere possesso dello spazio (letteralmente dormendoci e vivendoci dentro), accoglieranno chiunque voglia entrare in quello che diventerà un vero e proprio universo artistico in fieri, che prenderà corpo passo dopo passo durante loro permanenza. Il tema della memoria e della rilettura personale delle proprie origini (rispettivamente iraniane e africane) saranno i filoni principali della loro ricerca, che rivela una notevole sensibilità nel cogliere e reinterpretare motivi, rituali e tradizioni con il filtro di una immaginazione fervida, resa duttile dalla predisposizione nei confronti del mash-up culturale. Il progetto, a cura di Alessandra Tempesti, propone un’esperienza dell’arte e una fruizione non-stop, incentrate questa volta sulla condivisione dei processi creativi, attraverso il formato della residenza d’artista.

Artigiani e Maker: come vincere le resistenze reciproche?

Vediamo il mondo creativo, quello di artigiani e maker, al contrario delle grandi aziende, come motori di crescita economica e sociale. Ecco perchè per noi di Lottozero innovare significa puntare sulla cultura e sulla creatività, su competenze e stili di vita in grado di cavalcare la stagione dell’Industria 4.0. Vediamo la necessità di non creare barriere intorno al campo culturale e creativo, affacciandoci continuamente ad altre aree (industriale, sociale etc.), per poter mettere la creatività a servizio dell’industria e della società. Sia l’arte e il design che il mondo di artigiani e maker corrono spesso il rischio di essere autoreferenziali e perdere potere di coinvolgimento, funzionalità e originalità. Noi di Lottozero vogliamo evitarlo tenendo sempre aperte le nostre porte, dando spazio a tutti senza dimenticare di portare avanti progetti concretamente realizzabili.

In bocca al lupo ad Arianna e Tessa Moroder che andremo sicuramente a trovare durante Occupy Lottozero per conoscere gli artisti francesi coinvolti. Senza dimenticare di acquistare i nostri regali di Natale Micro Lottozero Store per sostenere un nuovo modello di industria della moda e del design fatta di oggetti originali di qualità.  Se anche tu hai un progetto che riguarda l’innovazione di processo o di prodotto unendo Maker e Aziende, è il momento di candidarlo alla Call-for-Ideas OpenMaker con un palio fino a 20.000euro di finanziamento per costruire un prototipo congiunto.