Avevamo già raccontato la storia della Cristalleria Nuova Cev, cooperativa di maestri vetrai empolesi, leader nella produzione di oggetti in cristallo e vetro soffiato fatto a mano, e della curiosità che li ha sempre spinti a dotarsi di macchinari innovativi per affiancare la lavorazione artigianale dei propri manufatti esportati in tutto il mondo (qui il post). Col progetto DCM Digital Crystal Manufacturing, la Cristalleria Nuova Cev intende spingersi ancora più avanti grazie alla volontà del Presidente Andrea Falaschi che ha incontrato il Maker Giacomo Falaschi (stranamente con lo stesso cognome ma non si conoscevano!) ad una delle iniziative organizzate da OpenMaker in Italia.

Abbiamo intervistato l’architetto Stefano Giannetti di Ikare, società fiorentina attiva nel campo della scansione e modellazione 3D, dei rilievi architettonici e della comunicazione, valorizzazione e restauro dei beni culturali. Sono stati coinvolti da OpenMaker perchè già attivi nel campo della scansione 3D di statue, abilità che è stata utilizzata per scansionare quelle in cristallo che Cristalleria Nuova Cev intendeva realizzare. Fino ad allora, infatti, il prodotto era realizzato in maniera totalmente artigianale con gli stampi realizzati da artisti e l’impossibilità di entrare in un mercato promettente ma solo sfiorato dall’azienda, che intende attrezzarsi internamente per produrre in modo continuativo e ripetitivo le statue richieste dalla committenza estera.

La maggiore criticità che l’architetto Giannetti vede nel progetto è legata ai limiti della tecnologia della stampa 3D, viste le dimensioni delle statue da produrre e la verifica finale con cui si avrà la prova dell’aderenza del modello al prodotto, le cui incognite sono legate al cristallo, materiale trasparente e riflettente. Ma il team di DCM è consapevole dei limiti e dei rischi e si adopererà per minimizzarli e trovare le soluzioni per adeguate a seconda dei problemi che via via emergeranno.

L’incontro tra la dirigenza della Cristalleria Nuova Cev e i Maker è stato caratterizzato da apertura mentale nei confronti della tecnologia, non scontata in un’azienda artigianale tradizionale. Consapevoli delle pecche del processo produttivo adottato, il desiderio di scalare il fatturato creando una nuova linea di prodotti basati sulla storia dell’azienda li ha avvicinati al mondo dell’innovazione. Hanno trovato il partner Ikare, una boutique di artigiani digitali, vicina al mondo della cristalleria, a differenza delle software house distributrici di soluzioni pre-confezionate.

Da qui la parola chiave per il Dizionario dell’Innovazione del progetto DCM Digital Crystal Manufacturing: #diversità dei referenti coinvolti nell’incontro. La contrapposizione tra grande e piccolo, maturo e giovane si è esplicitata nel progetto che ha visto lavorare fianco a fianco un’azienda grande e con fatturato importante (la cristalleria) con una piccola società di consulenza locale (Ikare), tra l’esperienza e l’età della cristalleria attiva dal 1945 contrapposte alla giovane età delle società e dei referenti di Ikare e di FabLab Contea. Ed è proprio dalla diversità che sta nascendo l’innovazione.