Vi presentiamo Fabrizio Mesiano, CEO della startup innovativa Felfil Srl, che insieme all’azienda artigiana Vibel Group ha dato vita al progetto Tritino, uno dei cinque progetti vincitori della Call-for-prototypes indetta da OpenMaker. Ci ha raccontato la genesi della collaborazione e gli ambiziosi obiettivi del progetto che intende portare, in modo economico, la stampa 3D in ogni studio e abitazione, eliminando gli scarti nel rispetto dell’ambiente.
Tritino è la naturale evoluzione del progetto Felfil, un estrusore di filamento per stampanti 3D ormai giunto alla seconda serie, lanciato con due campagne di crowdfunding di successo e adesso in vendita nel nostro store online. La domanda dei clienti di Felfil, però, era sempre la medesima: come trito le plastiche prima di inserirle nell’estrusore? La risposta a questa semplice, ma non banale, domanda è: con Tritino! Tritino quindi si pone a monte del progetto Felfil, completandolo e rispondendo a una richiesta di mercato già presente nel mondo di chi già possiede e utilizza la stampante 3D.
Tritino consentirà di tritare in casa rifiuti di packaging alimentare in PLA (materiale usato per le vaschette in plastica morbida che contengono carni o verdure), elementi in ABS (p.e. gli elmetti in plastica da cantiere) e, naturalmente, tutti gli scarti di stampa che poi verranno estrusi con Felfil. In questo modo sarà possibile preparare a casa (o in studio) il proprio filamento per stampa 3D, scegliendo e realizzando ogni giorno diversi colori e materiali e risparmiando oltre l’80% sul costo delle bobine. E non solo: utilizzando Tritino e Felfil si potrà contribuire concretamente a proteggere l’ambiente, riciclando ogni giorno scarti e rifiuti.
Esistono già prodotti che svolgono la stessa funzione sul mercato, realizzati all’estero, ma sono in acciaio inox, pesanti e costosissimi e in più a manovella, quindi molto pericolosi e inadatti per l’uso domestico. Non è la fascia di mercato che si prefigge Felfil che, grazie al contributo di 20.000€ ottenuto partecipando ad OpenMaker, intende immettere sul mercato a settembre un prototipo pronto per la messa in produzione di un trituratore semplice, sicuro ed economico, alla portata di tutti. Inoltre questo oggetto dev’essere anche curato nel design in modo da poter essere simpaticamente esposto su una mensola a vista, in ufficio o in casa.
La collaborazione con Vibel Group, azienda artigiana con cui abbiamo partecipato al bando OpenMaker, è nata casualmente qualche anno fa ad un convegno organizzato per la presentazione di un concorso in Confartigianato. Felfil era nata da pochissimo e in fase di incubazione mentre Vibel era un’azienda artigiana già affermata localmente il cui titolare, Claudio Rizzolo, era stato invitato come speaker. Al termine del convegno, ci siamo presentati a Claudio e, dopo avergli parlato del progetto Felfil, gli abbiamo chiesto di produrci le piastre piegate in metallo necessarie per realizzare i primi prototipi dell’estrusore. Claudio si è rivelato subito entusiasta del progetto e ha deciso di realizzarle gratuitamente, come favore personale. Per questo, una volta superata la fase di prototipazione e arrivati alla messa in produzione, è stato naturale utilizzare come fornitore Vibel Group, azienda guidata da un imprenditore illuminato e attento all’innovazione come Claudio, raro da trovare!
La parola chiave che Fabrizio ha indicato per il Dizionario dell’Innovazione OpenMaker è #simpatia, poichè è la cosa che ha caratterizzato l’incontro tra Felfil e Vibel e che dovrà caratterizzare Tritino una volta prototipato e immesso sul mercato.
[…] Tritino, con Felfil e Vibel Group […]