OpenMaker vi invita all’evento “Making Democratically” che si terrà in Impact Hub Firenze mercoledì 29 marzo dalle 17.30 alle 21.00

Programma:

17.30 – Introduzione “Il progetto OpenMaker per l’innovazione della manifattura europea”

17.45 – Making democratically: new institutional infrastructures for growing a distributed open manufacturing economy across Europe – Indy Johar

19.30 – Aperitivo di networking

ATTENZIONE: il talk si svolgerà in lingua inglese, senza traduzione.

Ingresso libero previa registrazione qui: makingdemocratically.eventbrite.it

C’è una nuova fantastica storia in città: è la “rivoluzione dei maker”. Avviata dalla celere trasformazione delle capacità tecnologiche e dalle aspirazioni “fai da te” della generazione di YouTube, assistiamo ad una crescita sempre più importante della micro-produzione distribuita e accessibile di mobili, case, e anche di pistole. Alcuni hanno annunciato questa trasformazione dirompente come la prossima rivoluzione industriale. Se il XX° secolo, infatti, ha portato una democratizzazione dei consumi, il XXI° secolo si concentrerà, dicono loro, su una nuova democrazia della produzione.

Siamo oggi sulla soglia di molteplici futuri, proprio come è stato qualche anno fa per la sharing economy. Il movimento dei maker finirà per essere centralizzato da finanzieri tradizionali, accentrando il rischio e l’innovazione, come è successo con le piattaforme Airbnb e Uber? Oppure possiamo costruire un’architettura che faccia leva sulle nuove possibilità di produrre e innovare in modo democratico e distribuito per andare verso un sistema economico maggiormente inclusivo?

Queste e altre domande saranno al centro del talk di Indy Johar, Co-founder di Project 00, Senior Innovation Associate Young Foundation e Innovation Lead del progetto OpenMaker, progetto all’interno del quale si inserisce l’evento.

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“There is a cool new story in town: the ‘maker revolution’. Driven by rapidly shifting technological capabilities and the DIY aspirations of the YouTube generation, we see 3D printing and wiki- or micro-production of furniture, homes, and even guns, evolving rapidly. Some have heralded this disruptive transformation as the next industrial revolution. For if the 20th century advanced the democratisation of consumption, they argue, the 21st century should focus on a new democracy of production.”

“This is a future that has the capacity to lead to a world where customisation and artisanal craft are the default, not the pricey added extra. Where products are not just one of thousands but are thousands of one-offs. Where innovation is open and versionable, driven by the tinkerers, iterators and context not the centralised corporate lab.”

“Currently, we sit on the cusp of multiple futures, much like the sharing economy a few years ago. Will the maker movement end up being de-facto centralised by traditional financiers, insurers and 20th century consumer rights, unconsciously driving extractive behaviors, and centralizing risk and innovation as happened with sharing platforms like Airbnb and Uber? Or can we build a fairer, more democratic architecture? One that leverages the new capabilities of democratised and distributed, purpose, production and innovation to advance an inclusive economic settlement for our age.”