Dal Talk in cui saranno presentate le principali piattaforme europee collaborative per aziende e Maker (tra cui OpenMaker) a quello sulla democratizzazione dell’industria 4.0 grazie ad Arduino a cura di Massimo Banzi. Dai numerosissimi laboratori per bambini a quelli per artigiani. Qui un sunto di quello che, secondo noi, non bisogna perdere all’edizione 2017 della Maker Faire Rome che avrà luogo venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 dicembre a Roma.
OpenMaker sarà presentata insieme ad altre due piattaforme collaborative europee sia venerdì 30 novembre, alle 20.00, presso lo spazio Roma Makers che sabato 1 dicembre, alle 16.00, all’interno della Maker Faire Rome (Talk T687). Saranno presentate le lezioni apprese e i risultati raccolti all’interno di tre progetti europei dedicati a piattaforme per makers e innovatori: OpenCare, OpenMaker, MAKE-IT. A parlarne saranno: Zoe Romano (WeMake – Milano), Elisabeth Unterfrauner (Centre for Social Innovation – Vienna), Dario Marmo (LAMA – Firenze), Gianluca Faletti (TOP-iX- Torino), Massimo Menichinelli (IAAC | Fab City Research Lab – Barcellona). Inoltre, sempre nella giornata di sabato, a partire dalle 15.00, il team di OpenMaker sarà presente presso lo stand di Limix, la startup che con il progetto “Talking Hand” è stata premiata alla Maker Faire dello scorso anno.
Tantissime le attività, divertenti e intelligenti, previste tutti i giorni e pensate per bambini e famiglie: dalla robotica alla stampa 3D, dal coding ad Arduino, dall’inchiostro conduttivo ai Lego. Per rendere semplici concetti complessi come la Wearable Technology e l’Open Source Hardware e far appassionare i bambini alla scienza e alla tecnologia e per mostrare agli insegnanti come le tecniche di digital fabrication possono integrare la didattica tradizionale. Tra i titoli che mi hanno colpito di più, segnalo “L’innovazione è un’abitudine e non una materia da studiare” e la possibilità di costruirsi da soli il finger spinner, la mania della scorsa estate. Tutti i giorni decine di laboratori da conoscere e prenotare a questo link.
Alcune sessioni saranno dedicate invece alle applicazioni della stampa 3D nel settore Food: il cibo in 3 dimensioni ottenuto dalle stampanti alimentari alla stampa 3D per la gastronomia all’Hacking Food. Fondamentale anche “Design Lab: come sviluppare progetti e tutorial per il Fai-Da-Te” tenuto, tra gli altri, da Andrea Cattabriga. Non mancano sessioni dedicate all’ottenimento di finanziamenti anche col crowdfunding, sempre fondamentali per trasformare le proprie idee in realtà.
Da non perdere il Talk di Massimo Banzi dal titolo “Democratizzare l’Industria 4.0. Come le tecnologie di Arduino possono abilitare chiunque ad innovare i processi industriali.” che si tiene sabato 2 dicembre alle 12.00 nella Room 22 Area Formazione 4.0 pad. 7. Sempre sabato nella stessa sala alle 14.30 l’utile talk di Gualtiero Fantoni dal titolo “Misurare l’Industria 4.0” che presenterà un modello di valutazione dello stato e del potenziale di un’impresa in ottica Industria 4.0. Il modello è quello composto da 3 step adottato in Regione Toscana come tool di supporto alle aziende per la rilevazione (assessment) del livello di maturità 4.0 insieme a un modello di audit, finalizzato ad approfondire le criticità rilevate e proporre piani di sviluppo e/o di adeguamento dell’impresa al paradigma Industria 4.0 con un’alternanza di elementi normativi e casi industriali.
Ampio spazio verrà dato alla possibilità di innovare aziende e prodotti tradizionali, a partire da materiali quali la pelle, la ceramica, i metalli, ecc. con l’ausilio di tecniche di fabbricazione innovativa per rendere l’artigianato italiano contemporaneo da “Le nuove frontiere della Manifattura: come far “crescere” gli oggetti invece che costruirli” di Marco Abbro a “Come trasformare i prodotti delle aziende e degli artigiani per renderli ecologici e innovativi (Design Eco-vativo)” a cura di Amleto Picerno Ceraso.
Domenica segnalo i Talk di Zoe Romano delle 11.00 in Room 5 Sala Minerva pav. 10 dal titolo “Fashion & Tech: approcci non convenzionali alla formazione in moda e tecnologia” che si prefigge di intrecciare moda e tecnologia in modalità interdisciplinare, prendendo il potenziale di entrambe i settori per creare un linguaggio comune con esempi concreti di nuove pratiche formative e iniziative contemporanee sperimentate a WeMake.
Fondamentale e nello stesso spirito di OpenMaker, l’incontro “#ItMakers: che Fab Linkage, Makers in rete tra Italia e Spagna” che si tiene domenica dalle 11.00 alle 12.00 in Room 3 Sala Euphemia pav. 10 con la presenza di Alessandro Ranellucci e con diversi panel in parallelo da “The social impact of making” con la moderazione di Aldo Sollazzo e “Making Interactions” con la moderazione di César García Saez. Il progetto #ITmakES (itmakes.net) nasce per far emergere una nuova comunitá di professionisti italiani in Spagna nel settore dell’industria culturale, creativa e innovatrice, e appoggia il “nuovo saper fare”, contestualizzato nella relazione tra i due paesi. Un concetto che supera l’idea di un insieme di prodotti ed i limiti di un territorio nazionale. I Fab Lab promotori dei progetti selezionati provengono da 9 cittá italiane e spagnole (Alicante, Barcellona, Cagliari, Lecce, Madrid, Málaga, Milano, Roma e Valenzia). Da alcuni mesi stanno lavorando insieme in gruppi transnazionali sulle seguenti tematiche: Fabrication / City / Interaction / Life / Social e continuano a collaborare sviluppando nuovi progetti comuni.
E tu quale Talk non intendi perdere alla Maker Faire Rome 2017?