E’ stata recentemente presentata la nuova edizione dell’Osservatorio Isnet sull’impresa sociale, indagine continuativa giunta alla XII edizione con indicatori aggiornati sull’andamento economico, propensione all’innovazione e sentiment occupazionale delle imprese sociali, dedica focus specifico alla Rivoluzione 4.0, realizzato in partnership con Banca Etica,  per conoscere l’impatto delle nuove tecnologie sulle imprese sociali.

La quarta rivoluzione industriale avrà effetti importanti anche nelle attività delle imprese sociali, come emerge dalle risposte alle domande che illustrano l’importanza di robotica, nuovi materiali, sensoristica, intelligenza artificiale, stampa 3D, blockchain, sharing economy e altri fattori nelle imprese intervistate. In particolare è la Digitalizzazione dei processi a risultare importante per oltre il 70% degli intervistati.

Vengono percepiti gli effetti positivi della robotica in particolare dalle cooperative che operano nell’assistenza sociale mentre, al contrario di quello che ci aspetterebbe, le meno consapevoli sono le cooperative del settore sanitario. L’utilizzo di nuovi materiali è ritenuto positivo nelle cooperative sociali che si occupano di manifattura (46,2%) e di ambiente e agricoltura (33,3%) che è sensibile anche al tema della sensoristica (domotica e tracciabilità). L’intelligenza artificiale è percepita ad impatto positivo nelle cooperative attive nel campo dell’istruzione ed educazione seguite da quelle del commercio e logistica (18,2%) mentre i settori più attenti alla stampa tridimensionale sono quelli della manifattura e del commercio.

La Block Chain, normalmente associata alle monete virtuali come Bitcoin, in realtà potrà diventare in futuro una nuova frontiera di certificazione dei documenti, per questo potrebbe avere forti conseguenze in tutti i settori di servizio, alle imprese e alle persone. Che non sono però consapevoli dell’impatto positivo dell’adozione di queste tecnologie al contrario delle imprese attive in ambito sanitario che probabilmente considerano le potenzialità sul fronte della crittografia della documentazione. Al contrario il tema del bioprinting, poco trattato dai media, registra i valori più bassi di consapevolezza nelle cooperative intervistate. Eppure col sequenziamento del DNA si potranno prevedere predisposizioni a determinate patologie e realizzare farmaci creati su misura per le particolari esigenze del paziente.

I veicoli che si guidano da soli non vanno intesi solo nelle implicazioni di mobilità urbana ma anche negli impieghi di macchine agricole o automezzi di servizio ambientale e nei macchinari di manutenzione verde. Infatti, le previsioni di impatto positivo più alte sono dichiarate dalle cooperative sociali operanti nel settore ambientale e agricolo, seguite da quelle del campo dei servizi alle imprese e alle persone.

Nel sottogruppo delle startup innovative a vocazione sociale i livelli di consapevolezza sui possibili impatti delle nuove tecnologie sono più alti rispetto a quanto rilevato per le cooperative sociali e per le imprese sociali ex lege.  Le tecnologie che si ritiene possano avere i maggiori effetti positivi sulle attività sono: sensoristica, intelligenza artificiale e digitalizzazione dei processi. Meno importanti ma comunque con impatto positivo, sono ritenuti anche stampa 3D e sharing economy.

Per scaricare l’intera ricerca e analizzare i risultati della XII edizione dell’Osservatorio Isnet in dettaglio, compreso il focus sulla Rivoluzione 4.0, si rimanda al sito dell’Associazione Isnet.