In che modo facilitare l’innovazione ovvero far sì che le idee delle persone, degli imprenditori, dei professionisti, dei ricercatori universitari, possano svilupparsi e avere ricadute sul territorio?
Siamo partiti da questa grande domanda per aprire i lavori della Tavola Rotonda a cui hanno partecipato: Annibale D'Elia, dirigente innovazione economica del Comune di Milano; Gualtiero Fantoni, professore associato del Dipartimento Ingegneria Unipi; Marco Tognetti, direttore di LAMA, Manuela Bigi, Dipartimento Attività Produttive della Regione Toscana; Cecilia Del Re, Assessora Sviluppo economico e turismo del Comune di Firenze.
“Questi due anni di progetto – afferma Marco Tognetti, direttore di LAMA – ci hanno insegnato innanzitutto che l’innovazione non si produce in una caverna, stando chiusi ognuno nel proprio spazio ma, al contrario, nasce esplorando e conoscendo cose anche molto diverse da sé”. Impact Hub Firenze è stato lo spazio che nel tempo ha permesso l’incontro tra diversi soggetti, mentre LAMA è stata la piattaforma per l’accelerazione dei contenuti e delle idee (“E continueremo sempre ad esserlo!" come ha specificato Francesca Mazzocchi, la nostra responsabile Reti e Relazioni).
La mattina di venerdì 9 novembre è stata l’occasione per provare a fare sintesi delle lezioni apprese grazie ad OpenMaker (quattro Paesi partner in Europa; 100 eventi organizzati; 137 idee di prototipo presentate alla Call internazionale da più di 300 maker e imprese manifatturiere; 21 idee premiate, 6 in Italia, con un finanziamento di 20.000 euro ciascuna, per un totale di 420.000 euro erogati), nonché il momento in cui i sei team italiani vincitori della Call for ideas, hanno presentato i prototipi sviluppati:
1. Un nuovo filato ricavato dalla lana “grezza” toscana (quella delle pecore allevate per il latte o per la carne) che finora non veniva sfruttata ma anzi smaltita come rifiuto tossico;
2. Un robot che si comporta come un piccolo animale domestico, anziché come una macchina, e che dunque può essere addestrato dai bambini;
3. Un trituratore domestico per la plastica con cui produrre direttamente a casa il filamento utile alla stampa 3d;
4. Modelli di protesi provisorie in cartone (da inviare nelle zone di guerra o ovunque servano dispositivi sanitari temporanei)
5. Un sistema rinnovato e digitalizzato per la produzione di modelli (stampi) 3D utili agli artigiani del cristallo per creare nuovi oggetti personalizzati richiesti dal mercato;
6. Un nuovo processo robotico da applicare all’industria tessile per l’intreccio tridimensionale dei materiali.
Scarica QUI (PDF - 1,3 MB) il booklet con la descrizione di tutti i prototipi e dei loro ideatori oppure scopri di più attraverso il video qui riportato:
Rassegna stampa:
La Repubblica Firenze, 10/11/2018
Rai 3, TG Toscana (minuto 13.20)
http://toscana24.ilsole24ore.com
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